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ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE FUNZIONALE ALLE ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE ALLA GESTIONE LIQUIDATORIA DELL’ENTE STRUMENTALE ALLA CROCE ROSSA ITALIANA DI CUI ALL’ARTICOLO 8, COMMA 2, DEL DECRETO LEGISLATIVO DEL 28 SETTEMBRE 2012, N. 178.

A seguito della scadenza del termine riconosciuto agli interessati e alla pubbliche amministrazioni coinvolte nella procedura in esame, per richiedere chiarimenti o trasmettere altre comunicazioni, si pubblica il decreto direttoriale ID 21943165 del 9 gennaio 2019 di assegnazione con il solo allegato “tabella A”.

La procedura in esame ha determinato la possibilità di assegnare n. 98 unità di dipendenti, rispetto alle n. 173 unità costituenti la domanda di mobilità, sulla base dell’incrocio tra l’ordine delle preferenze espresse e l’offerta delle pubbliche amministrazioni. Risultano dunque non ricollocate n. 75 unità di personale che verranno assegnate successivamente a seguito di una nuova procedura di ricognizione dei posti nonché dell’attuale offerta residua consistente in n. 41 posti.

Le citate n. 98 unità di personale sono assegnate alle amministrazioni di destinazione a decorrere dal 1° febbraio 2019.

Per completezza di informazioni si ricorda che per il personale funzionale alle attività propedeutiche alla gestione liquidatoria dell’ente strumentale alla croce rossa italiana, la mobilità è disposta con contestuale trasferimento delle risorse da parte dell’ente strumentale all’amministrazione di assegnazione. Per il personale appartenente alla gestione liquidatoria trova applicazione l’articolo 5, comma 5, ai sensi del quale “al predetto personale continua ad essere corrisposta la differenza tra il trattamento economico in godimento, limitatamente a quello fondamentale ed accessorio avente natura fissa e continuativa, e il trattamento del corrispondente personale civile della CRI come assegno ad personam riassorbibile in caso di adeguamenti retributivi e di riconoscimento degli istituti del trattamento economico determinati dalla contrattazione collettiva correlati ad obiettivi.”

La ricollocazione presso le amministrazioni che esercitano competenze istituzionali in materia di difesa e sicurezza dello Stato, di polizia, di giustizia ordinaria, amministrativa, contabile e di difesa in giudizio dello Stato, nonché alla Presidenza del Consiglio dei Ministri è subordinato al possesso delle qualità morali e di condotta stabilite per l'ammissione ai concorsi della magistratura ordinaria, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 35, comma 6, del d.lgs 165/2001.